Pubblicato il 22 Luglio 2022

Il Consiglio Nazionale Ingegneri e il Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione esprimono soddisfazione per un risultato atteso da tempo

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A partire dal 1° gennaio 2023, l’Istat adotterà la classificazione delle professioni CP2021, frutto di un lavoro di revisione e aggiornamento della precedente versione CP2011, necessario per tenere conto dei cambiamenti che intervengono nel mercato del lavoro. Al punto 2.2.1.4, in particolare, è definito l’ingegnere dell’informazione. Si tratta di un importante risultato per la categoria degli ingegneri, a distanza di 21 anni dal Dpr 328/2001. In un’epoca, infatti, in cui l’innovazione tecnologica ed informatica è alla base praticamente di tutte le attività, il mancato riconoscimento della figura dell’ingegnere dell’informazione era diventato un fatto ormai anacronistico.

Nella CP2021 è stata inserita anche la sottocategoria dell’ingegnere dell’automazione, altro passaggio importante in considerazione del fatto che molti ingegneri si occupano di progettazione, consulenza e direzione dei lavori nell’ambito dell’automazione industriale e civile.

“L’inserimento della figura dell’ingegnere dell’informazione nella CP2021 – ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente CNI – è un fatto di grande importanza. Il Consiglio Nazionale, infatti, ha lottato per anni per ottenere questo risultato. Si fa un gran parlare, giustamente, della centralità dell’informatica in ogni genere di attività professionale. In questo senso, il mancato riconoscimento dell’ingegnere dell’informazione era diventata una situazione paradossale ormai insostenibile”.

“Il Consiglio Nazionale Ingegneri e il Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione (C3i) – ha detto Roberto Orvieto, Consigliere CNI delegato all’ingegneria dell’informazione – esprimono grande soddisfazione per questo risultato, intervenuto in seguito alla proposta di riconoscimento della professione di ingegnere dell’informazione elaborato dal Gruppo di Lavoro del C3i. Finalmente è stato preso atto del ruolo determinante giocato dagli ingegneri in tema di innovazione tecnologica ed informatica”.

“Si tratta di un importante cambiamento – ha commentato Diego Franzoni, Coordinatore del GdL Appalti Pubblici del C3i -. Finalmente i Rup delle Pubbliche Amministrazioni, in riferimento a determinati appalti e concorsi, avranno un riferimento preciso, fino ad oggi non formalizzato sebbene esistente dal 2001, anno di uscita del Dpr 328/2001. La nostra soddisfazione si estende anche al riconoscimento dell’ingegnere dell’automazione, novità che interessa molti nostri colleghi”